Alcamo si trova al centro del Golfo di Castellammare, a 258 metri s.l.m. ed è situata alle pendici del Monte Bonifato, complesso calcareo che raggiunge gli 825 metri s.l.m., e che al di sopra dei 500 metri ospita la Riserva naturale del Monte Bonifato.
Sebbene una leggenda la voglia sorta sulle rovine di un insediamento romano noto col nome di Longaricum (nello stendardo le due collinette rappresenterebbero rispettivamente Longaricum e Alcamo).
La prima testimonianza sull'esistenza di Alcamo risale al 1154 grazie ad un passo del Libro di Ruggero II, scritto dal geografo berbero Idrisi per ordine del re normanno al fine di ottenere una raccolta di carte geografiche. Lo scrittore descrive, da più di un miglio arabo di distanza, la posizione di Alcamo dal castello di Calatubo (tutt'oggi visibile all'interno del territorio comunale) e la definisce manzil ovvero "casale o gruppo di case" con terre fertili e un fiorente mercato.
Un diario del 1185 di un pellegrino andaluso conferma l'origine araba della cittadina; quest'ultimo, in viaggio da Palermo a Trapani, si fermò ad Alcamo che definì beleda: paese con moschee e mercato.